Nasce, il 18 Aprile 1935, a Fontanarosa, in provincia di Avellino. Sposa nel 1965  Birsen Saylam Genç, di origine turca. Ha due figlie, ed è nonno di 4 nipoti.

La sua vita lavorativa inizia a  22 anni, nel giugno del 1957 presso la Federazione Nazionale Casse Mutue di Malattia per gli Artigiani in Roma come Responsabile dell’Ufficio Organizzazione.
Lavorando si laurea in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma.
In seguito diventa responsabile dell’Ufficio Legale, e poi Capo Ufficio Studi e Documentazione
Nello stesso periodo partecipa come Relatore al Corso di aggiornamento per gli Incaricati alla Direzione, ( luglio 1958), diviene Membro della Commissione di studio presso il Ministero della Industria e Commercio per i rapporti tra le Commissioni Provinciali per l’Artigianato e le Casse Mutue, dall’ottobre 1958 al giugno 1959
In seguito frequenta un Corso di perfezionamento in “Direzione ed Organizzazione del lavoro amministrativo” (1961)

Nel luglio del 1969 riveste la carica di Direttore Provinciale della Cassa Mutua di Malattia per gli Artigiani di Salerno con la qualifica di Direttore principale, prima e dal 1973 di Direttore Superiore
La sua attività si concentra sulla riorganizzazione e l’efficientamento della struttura e del servizio agli utenti, raggiungendo   efficienza, riduzione dei costi, certezza e trasparenza degli atti, soddisfazione degli utenti, contenimento delle prestazioni, elevazione del livello assistenziale al di sopra di quello previsto per legge (n. 1533/56) sempre a costi contenuti. Gestione diretta di poliambulatori con contenimento delle prestazioni all’esterno (convenzionate). Pareggio di bilancio.
L’operato di Furcolo tocca tutti gli aspetti dell’Ente.

Il Personale:
l’attività si concentra specialmente in termini di riqualificazione del personale, anche attraverso  con corsi interni di aggiornamento e funzione, rafforzamento delle strutture rivolte agli utenti, con il censimento  riuscendo ad apportare una forte accelerazione nelle risposte, I principi su cui verte la sua attività sono:
•    redistribuzione delle funzioni secondo il principio “dell’uomo adatto al posto adatto”;
•    delega delle funzioni per maggiore responsabilizzazione;
•    calcolo dei carichi di lavoro e riequilibrio dei carichi tra il personale.
•     divisione delle competenze anche per l’individuazione delle responsabilità per eventuali omissioni o ritardi
•    incontri settimanali con i responsabili non solo per scambio di informazioni, di dati, di esperienze, ma anche per le necessarie sinergie tra i diversi servizi;

I servizi e le strutture rivolte agli Utenti:
Il decentramento della struttura con l’istituzione dei centri periferici, l’incremento del poliambulatori decentralizzati, l’introduzione della contabilità meccanizzata (a quel tempo l’informatizzazione era troppo onerosa), l’ampliamento delle prestazioni (generica, farmaceutica, integrativa) non previste come obbligatorie per legge, l’imposizione contributiva di copertura delle spese.
Viene realizzato il rafforzamento degli sportelli per gli utenti, la schedatura degli utenti e delle prestazioni richieste.

La capacità di innovazione nell’organizzazione delle struttura pubblica, il livello di servizio e l’efficientamento dei costi sono risultati che non passano inosservati.

Furcolo viene coinvolto per dare il suo contributo come relatore a diversi Convegni nazionali
•    “Posizione del Personale delle Casse in rapporto alle esigenze attuali ed alle prospettive di sviluppo del sistema di protezione sociale (marzo 1973)
•    “Ricovero fuori Regione e fuori territorio nazionale nell’attuale fase transitoria e dopo l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale” (maggio 1975)
•    “Il personale sanitario, i Servizi ospedalieri ed extraospedalieri nel Servizio Sanitario Nazionale (giugno 1977)
•    Relatore al Corso di aggiornamento sull’organizzazione delle Casse Mutue

Ed è membro di  
•    Commissione di studi per l’istituzione dei Poliambulatori decentrati
•    Gruppi di lavoro e Relatore per la Conferenza Organizzativa per lo studio dei problemi concernenti le prestazioni, l’amministrazione e l’organizzazione delle Casse Mutue

Nello stesso periodo Furcolo rivestirà la carica di Consigliere dell’ Amministrazione della Samim Bario spa dal 1978 al 1980) e Consigliere di Amministrazione della S.M.E. – Società Meridionale Finanziaria spa del Gruppo IRI (dal 1979 al 1988)

Nel maggio del 1981 Furcolo viene nominato Responsabile della Saub 53 (comprensorio Salerno-Pontecagnano-S-Mango Piemonte-Castiglione dei Genovesi), e nel 1982 ne diventa il Direttore Amministrativo – Capo Servizio della Usl n. 53 con incarico di Coordinatore Amministrativo -

La nuova carica coincide con la riforma del sistema degli enti sanitari. Estinti gli enti mutualistici e le varie strutture sanitarie, con circa 2.500 dipendenti confluiti dalle più disparate esperienze, nella nuova Saub 53, poi Usl, s’imponeva l’esigenza – peraltro urgente – di rendere operativi i servizi centrali e periferici.
L’intervento attuato da Furcolo nell’ambito delle proprie competenze è stato pertanto ancora più radicale ed innovativo di quanto fatto in precedenza. Con estrema celerità, entro 5 mesi dal nuovo incarico, Furcolo porta a termine la progettazione e l’avviamento della nuova organizzazione strutturale e funzionale, garantendo al contempo la continuità assistenziale, sia a livello ospedaliero che a livello territoriale;

•    individuazione dei responsabili dei Servizi centrali e affidamento degli incarichi;
•    formazione dei quadri per i singoli servizi;
•    disciplina delle competenze con regolamentazione, nell’ambito dei servizi, delle materie di competenza ed affidamento degli incarichi di settore;
•    equiparazione delle posizioni funzionali dei dipendenti provenienti da differenti enti e strutture e dalle diverse qualificazioni nominali;
•    prevenzione e superamento dei naturali conflitti emergenti tra operatori di diversa provenienza;
•    attivazione della Commissione di disciplina e dei procedimenti disciplinari:
•    individuazione della Sede Centrale dell’Usl;
•    organizzazione dei Servizi e degli Uffici;
•    individuazione del complesso delle attività e delle sedi di riferimento;
•    informatizzazione prioritaria di alcuni settori (contabilità, personale, etc.) con rafforzamento e qualificazione del Centro meccanografico preesistente.

In seguito è stato attuato il successivo miglioramento della qualità dei servizi resi agli utenti ad organizzazione intervenuta;
l’attivazione dei procedimenti di acquisizione dei beni economati e farmaceutici; l’approvazione del bilancio revisionale per il II semestre 1982; l’attivazione delle contabilità generale ed analitica; la definizione del contratto di tesoreria; la strutturazione dei pagamenti delle retribuzioni e relativi oneri accessori; le regolamentazioni varie: Capitolati, contabilità, economato, disciplina etc..

Nel contempo rivestirà la carica di Consigliere di Amministrazione della Cirio spa (dal 1983 al 1986).
Con DM del 6 marzo 1992 del Ministero di Grazia e giustizia Furcolo avrà il titolo di Revisore ufficiale dei Conti.

Dal 30 dicembre 1994 è in quiescenza come dipendente, ma a gennaio 1995 vince il concorso a Direttore Generale presso l’Azienda Sanitaria Locale di Castellammare di Stabia (Na)
I poteri assumono più ampia e penetrante portata. Il processo di trasformazione delle UU.SS.LL., implica una forte capacità di incidere sulle realtà ereditate per modificarne la struttura e soprattutto per creare una cultura aziendale.
Istituiti i servizi centrali con la nomina dei Responsabili; individuati i responsabili sanitari dei distretti e stabilitane l’organizzazione amministrativa l’Azienda ha preso corpo nelle sue linee essenziali.
Si è quindi iniziata l’attività di Regolamentazione.
Fatta la pianta organica provvisoria, si è provveduto ad un riequilibrio del personale soprattutto a livello territoriale in considerazione dell’ampiezza dell’Asl e del numero degli assistiti (circa 700.000).
Invero la priorità era determinata dal procedere alla profonda ristrutturazione dell’esistente senza interrompere l’assistenza e curando la tempestiva corresponsione delle retribuzioni al personale dipendente (circa 4.000), dei compensi ai medici del territorio, dei farmacisti, prevenendo o componendo conflitti sul nascere.
 Da qui l’esigenza di instaurare rapporti con i sindacati per concertare un periodo ragionevole di neutralità per l’avvio della nuova organizzazione, non celando che i rapporti sarebbero ripresi alla luce di una nuova disciplina di tipo aziendalistico.
Reimpostata la contabilità, rafforzato il centro meccanografico, è iniziata l’attività di conoscenza interna (inventario, visite ai distretti, ai presidi ospedalieri, contatti con il personale) ed esterni (ambiente) per il progetto generale di Aziendalizzazione di una realtà sanitaria multiforme e degradata.
Quando ormai, definito il procedimento di primo impianto e avviato il grosso progetto generale anche con il piano ospedaliero provvisorio (per il definitivo s’era in attesa di quello Regionale), si assumevano i primi provvedimenti incisivi e qualificanti per l’Asl,  Furcolo si vide revocata  la nomina a Direttore Generale a seguito di una riformulazione della graduatoria regionale: revoca illegittima.
Il TAR Campania accoglie il ricorso di Furcolo in merito all’illeggittima riformulazione della graduatoria.

Conseguentemente a Gennaio 1996 viene riammesso in servizio nella qualità di Direttore Generale e destinato all’Azienda Ospedaliera di Caserta, dove ha iniziato e completato  il processo di ristrutturazione aziendale.
Un Presidio dalla situazione alberghiera poco dignitosa, inadeguato alle norme CEI ed alla normativa antincendio, con le sale operatorie e con il servizio di rianimazione negati ad ogni principio di sterilità e di isolamento, ha comportato come prioritario il problema di reperire le fonti finanziarie per i necessari interventi.
Ebbene i finanziamenti sono stati reperiti nella quota parte dei finanziamenti già concessi dalla Regione nel 1989 e nel 1992 all’Usl cui afferiva l’Ospedale, e non spesi: ben 16 miliardi. si è provveduto perciò ad un immediato programma di spesa, comprensivo dell’antincendio, dell’adeguamento delle cabine elettriche, di alcuni interventi di adeguamento funzionale del presidio, all’integrazione dei fondi ex art. 20 L. 67/88 per il Dipartimento cardiologico-cardiochirurgico, ed all’acquisizione di tecnologie. Dei procedimenti di gara, molti sono definiti. Per altre Divisioni e servizi si sta invece intervenendo con pitturazione, cambio arredi con i fondi di manutenzione ordinaria.
A parte i notevoli progetti già approvati ex art. 20 legge citata per una modica e funzionale struttura di Emergenza (160 p.l.) e per il dipartimento cardiologico-cardiochirurgico per complessivi 40 mld, tutti gli interventi hanno l’obiettivo primario di rendere dignitoso lo stato alberghiero, ma sono altresì finalizzati ad una redistribuzione degli spazi per una collocazione, anche sotto l’aspetto logistico, delle divisioni in senso dipartimentale.
Al fervore delle manutenzioni, degli adeguamenti e dei nuovi progetti, si accompagna analogo impegno per altri momenti organizzativi: gestione mensa, lavaggio biancheria, provvedimenti comunque intesi a migliorare la qualità alberghiera.
Elaborati i carichi di lavoro secondo le linee regionali, è stata definita la pianta organica, che va vista come dotazione organica e come riferimento per un nuovo modello organizzativo dell’intero presidio sotto l’aspetto degli assetti divisionali e dei servizi.
Si tace degli innumerevoli provvedimenti di settore, che pur hanno effetto nel processo riorganizzativo. Si registra solo il forte impulso all’attività regolamentare, all’acquisizione ed elaborazione dei DD.RR.GG., alla costituzione dell’Ufficio controllo interno.

A Gennaio 2001 Furcolo diviene Direttore Generale presso l’Azienda Sanitaria Locale di Vallo della Lucania (Sa), fino al 31 dicembre 2005.
L’attività espletata è stata particolarmente intensa e varia, tenuto conto della vastità dell’Azienda che si articolava in cinque presidi ospedalieri e in otto distretti territoriali.
Il problema primario è stato determinato dalla vastità del territorio e dalla conseguente razionalizzazione delle strutture entro limiti territoriali funzionali alle popolazioni ivi radicate.
Anche qui si è posto e quindi risolto il problema di un’assistenza sanitaria moderna ed efficiente, dislocando nei vari presidi attrezzature sofisticate e di ultima generazione, con lo scopo di dare anche ai cittadini la possibilità di un’assistenza in loco, la più qualificata possibile, evitando così mobilità verso strutture extra territoriali.
Da qui ne è conseguita un’attività di acquisizioni tecnologiche e di interventi strutturali alquanto notevoli.
Sia sufficiente considerare la somma spesa di ben 109 miliardi di lire per conseguire risultati di massima efficienza e funzionalità delle strutture sanitarie sia vetuste che nuove, arricchendole nello stesso tempo di professionalità e di tecnologie.
In conseguenza
•    si sono riprogrammate e ridefinite le attività territoriali di prevenzione, di diagnosi e cura, nonché la rete di diagnostica ambulatoriale e specialistica;
•    si è provveduto all’impostazione e al completamento di sistemi informatici aziendali – riduzione ed eliminazione delle liste di attesa;
•    si è riorganizzata la rete di emergenza territoriale;
•    si è potenziata e intensificata la sanità veterinaria.
Particolare attenzione è stata posta sulla ridefinizione della rete ospedaliera, sia sotto il profilo della razionalizzazione delle varie specialità, sia sotto quello della compiutezza dell’assistenza  in relazione anche alla  dimensione dei vari presidi e alla loro possibilità di intervento.
In ogni caso sono stati operati degli interventi di qualificazione, rendendo i vari presidi comunque accessibili ed efficienti  e capaci da offrire ai cittadini accoglienza degna come si conviene ai moderni presidi.
Gli interventi sono stati particolarmente notevoli per il presidio di Vallo della Lucania, presso il quale si è data cura all’emergenza e ad alcune specialità quali la cardiologia-utic, la neurochirurgia, l’ortopedia e traumatologia, la chirurgia vascolare, etc.. e all’ospedale di Agropoli che, nato negli anni settanta, vede il suo completamento e la sua attivazione nell’aprile del 2004.

Pubblicazioni        
L’attività di pubblicazione si è espressa soprattutto con una serie di collaborazioni prestate a riviste specializzate, in forma di notazioni giuridiche e riflessioni su problemi e casistiche della Sanità.