Claudio Furcolo è alla guida della Asl Salerno 3 dal gennaio 2001, proveniente dall' Azienda ospedaliera di Caserta: «Quella è una realtà diversa, monolitica. Qui ci sono i distretti sanitari. E dobbiamo affrontare una situazione più complessa, con il milione di presenze turistiche». Ma lei non teme certo l'affollamento estivo~ «Confesso di essere parzialmente soddisfatto per aver creato, in un territorio così esteso, un' assistenza di buon livello da offrire ai turisti, ma anche all' ultimo cittadino del Cilento». Perché soddisfatto parzialmente? «Perché i problemi non mancano. Abitiamo un' area in cui la cosiddetta "popolazione pesata" è di 485 mila persone, mentre quella effettiva arriva a 270 mila: la prima considera l' indice di vecchiaia, l' altra i residenti. E questo si traduce in minori fondi erogati dallo Stato, meno di quelli necessari tenendo conto del bisogno sanitario della popolazione anziana». Nonostante ciò, il Cilento sembra un' isola felice~ «Ma non lo è. E lo si intuisce subito se si pensa alla molteplicità degli interessi di ben 94 comuni. Gran parte di questi sono amministrati da sindaci che sono anche medici». E questo che significa? «Solo che non è un caso. Vede, la sanità determina spesso le scelte delle amministrazioni e di conseguenza i medici hanno un ruolo abbastanza forte. E tenga presente che i missionari-medici sono davvero pochi». Lei è stato riconfermato manager «Sì. La Regione ha fatto la verifica, ma non ho problemi a dire che ne critico le modalità: è stato attribuito un punteggio al bilancio di ogni manager e io, che ho registrato il pareggio, ne ho avuto uno basso. E questo senza sottolineare i risparmi della spesa farmaceutica: abbiamo il debito con i farmacisti di una sola mensilità». Torniamo all' assistenza: l' emergenza va bene, ma la routine? «è attivo un Centro Unico Prenotazioni per tutta l' Asl e le liste d' attesa sono più che compatibili con le esigenze dei pazienti per qualsiasi prestazione ». Quanto entra la politica nella gestione della sua Asl? «Per fortuna la Regione ci supporta. Ma alcuni politici dovrebbero capire che talvolta insistono troppo su certe cose». Si riferisce alle nomine dei primari? «Dico solo che di fronte alla mia rigidità sono costretti a non andare oltre». (g.d.b.) - giuseppe del bello