E' prevista per novembre l'attivazione del polo oncologico dell'ospedale di Agropoli. Consegnati i lavori di ristrutturazione dei locali, sistemati al primo piano del presidio, ed in attesa degli ultimi collaudi il centro già si candida a diventare un polo di eccellenza nelle cura delle patologie tumorali. Il motivo? L'applicazione di una metodica innovativa. Si chiama bodyradiosurgery, un trattamento di radioterapiastereotassica che permette di eliminare il tumore in modo mirato, colpendo solo l'area malata e con un massimo di tre trattamenti. La tecnica, ideata dal professor svedese Blomgren, rappresenta un ulteriore possibilità di sconfiggere le neoplasie e si aggiunge alla chemioterapia, alla chirurgia oncologia e alla radioterapia tradizionale. I pazienti potranno eliminare così le metastasi - che non deve essere più di quattro -, ma dovranno continuare i trattamenti terapeutici tradizionali, raccomandanti per lo specifico tipo di neoplasia. Il polo oncologico nasce da una sinergia pubblico e privato tra l'Asl Sa3 e la clinica Malzoni. L'Asl mette a disposizione la struttura, mentre la clinica ha investito 7 milioni e mezzo di euro e una collaborazione con gli specialisti svedesi, chiamati ad una sorta di corso di formazione. Le buone notizie per l'ospedale di Agropoli non finiscono qui. Il manager dell'Asl Sa3 Claudio Furcolo ha annunciato l'arrivo, grazie ad un ulteriore accordo con un ente privato, di due camere iperbariche multiple con dodici posti ciascuna. Un servizio di provata necessità specie durante i mesi estivi per le emergenze sulla costa cilentana.