Via al primo centro di terapia stereotassica in Italia per la cura delle patologie tumorali. All'inaugurazione della struttura, il Malzoni Radiosurgery Center, nell'ospedale di Agropoli, partecipano il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l'assessore alla Sanità Rosalba Tufano, il sindaco di Agropoli, Antonio Domini, Carmine Malzoni, il direttore generale dell' Asl Salerno 3 Claudio Furcolo, il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Valiante.

E' a sud di Salerno, in una delle località "più geograficamente periferiche della regione Campania", come sottolinea il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che da ieri esiste uno dei centri più importanti per la lotta contro i tumori. Ad Agropoli parte il "Malzoni Radiosurgery Center", centro di eccellenza , unico al mondo, per la cura del cancro grazie all'utilizzo della cosiddetta radiochirurigia stereotassica, utilizzata per la prima volta in Svezia dal suo inventore, il professor Henric Blomgren, una quarantina di anni fa a Stoccolma e grazie alla quale sono possibili rislutati straordinari nella cura di numerose tipologie tumorali.
La radiochirurgia stereotassica, infatti, utilizza un acceleratore lineare grazie al quale è possibile bombardare e distruggere le cellule tumorali senza danneggiare cellule sane, come invece avviene con le terapie tradizionali, con una percentuale di successo che sfiora il 90 per cento dei tumori trattati. Numerosi gli organi sui quali la radiochirurgia stereotassica risulta efficace: reni, fegato, polmoni, pancreas, innanzi tutto, ma anche numerosi altri. Il centro, realizzato da una joint venture tra Regione Campania, Asl/Salerno 3 e Clinica Malzoni, sarà diretto dallo stesso professor Henric Blomgren, che ha deciso di trasferirsi nella cittadina cilentana insieme alla sua equipe svedese. "La body radiosurgery - spiega Blomgren - permette di trattare tumori considerati incurabili come quelli che originano nel polmone, fegato, pancreas, alcuni sarcomi e quelli del rene per curare i quali le uniche soluzioni sono o i ripetuti interventi chirurgici o non meno di una trentina di cicli di chemio o radioterapia. La stereotassica permette minori recidive, maggiori tassi di sopravvivenza e migliore qualità della vita. Infine, la sterotassica non è invasiva e dunque chi sceglie questa terapia non dovrà sottoporsi ad alcun tipo di ricovero". Accanto alla sterotassica, il centro agropolese, dedicato al dottor Raffaele Carola, morto alcuni mesi orsono e che più di ogni altri si è battuto affinchè la terapia potesse approdare ad Agropoli, suo paese natale, si è dotata anche della strumentazione necessaria per la più convenzionale radioterapia, ma è sulla rivoluzionaria terapia made in Svezia che i sanitari del centro cilentano puntano. "Siamo certi che nel giro di qualche mese - afferma Carmine Malzoni, responsabile dell'organizzazione sanitaria del Malzoni Radiosurgery Center - il centro costituirà un punto di riferimento per la cura dei tumori nel mondo".
giu. leo.