L'introduzione di una nuova terapia svedese, non invasiva, per la cura di alcuni tumori, uno stretto rapporto tra il settore pubblico e quello privato e l'appoggio della comunità scientifica internazionale rappresentano le basi di un progetto voluto dall'assessore regionale alla Sanità, Rosalba Tufano, che sarà sviluppato dall'Asl Salerno 3, ad Agropoli.
Occasione per la presentazione del progetto sarà la cerimonia di inaugurazione del nuovo ospedale della cittadina cilentana, fissata per stamattina, alla presenza del presidente della giunta regionale, Antonio Bassolino e dello stesso assessore.
I lavori per la costruzione dell'ospedale - si sottolinea in una nota - sono andati avanti, a singhiozzo, per 35 anni, poi, "l'assessorato regionale alla Sanità, in collaborazione con il direttore generale dell'Asl Salerno 3, Claudio Furcolo, e grazie ai finanziamenti del ministero, è riuscito, in pochi mesi, a far ultimare l'opera". "Si tratta - è spiegato nella nota dell'assessorato - di un ospedale che avvia la sua attività con un moderno dipartimento di emergenza per servire tutta l'utenza cilentanta, utenza che si triplica nei mesi estivi". Da ottobre 2004, nel nuovo ospedale aprirà il centro di radiochiurgia stereotassica, realizzato in collaborazione con la casa di cura privata Malzoni e con la consulenza dei medici svedesi che hanno messo a punto la nuova tecnica di cura per alcuni tumori al polmone, del fegato, del pancreas, del rene e dell'addome. "Il principale vantaggio di questa tecnica è quello di riuscire a irradiare zone difficilmente raggiungibili con le metodiche convenzionali, anche chirurgiche, con una durata del ciclo di terapie molto breve e senza la necessità di ricovero del paziente - è spiegato nella nota - Quando il centro entrerà in funzione, sotto la guida di una equipe di medici svedesi, si potranno realizzare ben 48 prestazioni al giorno". "Questa è la migliore risposta - sostiene l'assessore Tufano - che potevamo dare ai direttori della sanità campana. Avremo il secondo centro europeo di radiochirurgia stereotassica, che richiamerà pazienti da tutta l'Italia e anche dai paesi confinanti. Il tutto sarà organizzato in una struttura nuovissima, provvista di macchinari all'avanguardia, com'è l'ospedale di Agropoli, che siamo riusciti a realizzare in pochissimo tempo, sbloccando una situazione di lungaggini burocratiche che si trascinava da decenni. C'è , poi, da sottolineare come il rapporto pubblico-privato, messo in piedi tra la Asl Salerno 3 e la clinica Malzani, possa essere un modello da perseguire laddove i fondi pubblici per l'assistenza hanno subito tagli considerevoli".
Il nuovo ospedale di Agropoli avrà un reparto di medicina d'urgenza con dodici posti letto, uno di chirurgia d'urgenza con dodici posti letto, una rianimazione con otto posti letto, un servizio di radiologia, il laboratorio d'analisi, la farmacia, due posti letto per l'allergologia, due per la diabetologia e, nei prossimi mesi, partirà, nell'ambito del reparto di cardiologia, anche l'unità coronarica, con quattro posti letto.
r. d.