L'ospedale di Polla è tra i pochi centri dove viene praticato un depistage sistematico della sordit‡ neonatale. Dal mese di giugno scorso nel Presidio ospedaliero di Polla, l'unit‡ operativa di otorinolaringoiatria diretta da Enrico Gambino dispone, grazie alla sensibilit‡ del direttore generale Claudio Furcolo, dell'attrezzatura necessaria per la valutazione delle otoemissioni acustiche.Grazie all'impegno degli aiuti Vincenzo Matera, Angelo Esposito e Luigi Vitulano tutti i neonati presso questo ospedale sono sottoposti a tale importante indagine.
Uno screening audiologico neonatale elettivo per precisione diagnostica, per praticit‡ di esecuzione e per scarsa invasivit‡, fiore all'occhiello della struttura.
La nuova strumentazione si affianca a quella per audiometria obiettiva (Abr) ed alle altre apparecchiature audiometriche che pongono attualmente l'Unit‡ Operativa di Otorinolaringoiatria di Polla tra i centri più qualificati per la diagnosi di deficit audiologici infantili e dell'et‡ adulta.
Si parla perchè si sente: il bambino ascolta il linguaggio delle persone che lo circondano, lo riproduce e con ciò impara a parlare.
Se nasce sordo o lo diventa poco dopo la nascita non ode e non può imparare a parlare: non sar‡ solo sordo, ma sordomuto. Se si tiene presente che le zone della corteccia cerebrale deputata alla comprensione della parola maturano solo se adeguatamente stimolate e che tale maturazione si completa nei primi otto mesi di vita, si comprende quanto sia importante individuare il più precocemente possibile i bambini affetti da grave sordità.
Le sordità congenite bilaterali solo eccezionalmente sono totali: quasi sempre esistono dei residui uditivi che, con l'aiuto di adeguate protesi acustiche e una buona rieducazione, possono essere sfruttati per consentire l'apprendimento del linguaggio.
Non mancano i risultati, che sono ovviamente in rapporto sia con la gravit‡ della sordit‡ e sia con la tempestivit‡ della protesizzazione e della rieducazione.