Il Denaro, 21 Gennaio 2006
Manager: nomine fatte e da fare
Nomine fatte e da fare ai vertici delle asl e delle aziende ospedaliere della regione. Dopo i direttori generali è la volta dei vertici sanitari e d amministrativi.
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Asl Salerno 3
Claudio Furcolo lascia e arriva Donato Saracino: dalla direzione sanitaria del Rummo di Benevento alla poltona di vertice della Asl Salerno 3. Poco sotto i 50 anni, igienista specialista in Medicina legale e delle assicurazioni Saracino è nato in provincia di Udine. Il neodirettore in passato, è stato interno di direzione sanitaria alla ex Usl 44 di Napoli, quindi vicedirettore sanitario dell'ospedale Annunziata e, dal 1999 al 2001 direttore sanitario all'ospedale Annunziata e San Paolo. Dal 2001 è approdato alla direzione sanitaria aziendale del Rummo di Benevento prima della consacrazione a direttore generale alla Asl Salerno 3. Saracino dovrà continuare l'opera del suo predecessore, riuscito ad aprile e rilanciare l'ospedale di Agropoli, da trent'anni al palo, con una inedita gestione pubblico-privata dell'avanguardistico centro di radiochirurgia stereotassica. Circa un a trentina i cantieri avviati da Furcolo con i fondi dell'ex articolo 20 della Finanziaria dell'88 per l'edilizia sanitaria. Una spina nel fianco dell'ex direttore che passa ora alle cure di Saracino, l'eterno dualismo tra Vallo della Lucania e Vallo di Diano, quale centro sanitario di riferimento in una zona soprattutto sfavorita geograficamente dalla vastità dell'area e dalle difficoltà di collegamento. Anche Saracino è considerato figlioccio di Montemarano e molto vicino all'area della Margherita. Si attendono le sue decisioni per le altre designazioni di vertice. Saracino ha nei giorni scorsi già individuato il direttore sanitario aziendale: si tratta di Giuseppe Di Fluri, cilentano doc (è di san Mauro La Bruca) che prende il posto di Pantaleo Palladino. Confermato, invece, alla direzione amministrativa Lorenzo Grippo di Policastro.
Asl Salerno 1
Va via Raffaele Ferraioli, uno dei più apprezzati manager di Asl della prima legislatura per aver cambiato volto alla realtà assistenziale dell'alto salernitano e la creazione, a Nocera Inferiore, di un polo assistenziale di eccellenza. Ora arriva raccogliere il testimone Giovanni Russo avvocato, più volte, in passato, primo cittadino di Nocera Superiore, sin dagli anni Settanta, un territorio che dunque conosce bene e nel quale si trova a suo agio. Russo è stato già direttore amministrativo della Asl Salerno 1 dal 1991 al 1994 mentre dal 1995 al 2000 è stato a capo dell'azienda sanitaria Napoli 5. Con i suoi 70 anni si può considerare un direttore di fine carriera. Molto vicino al coordinatore regionale della Margherita Ciriaco de Mita ha come primi ostacoli da superare la nomina dei due successori di Domenico Della Porta e di Rocco Salvati rispettivamente alla direzione sanitaria e amministrativa della Asl.
Asl Salerno 2
Alla direzione generale della Asl Salerno 2 approda Federico Pagano, medico, specialista in Nefrologia, già a capo del dipartimento di Urologia della Asl Salerno 3, fu poi scelto da Domenico Pirozzi, al suo fianco, alla direzione sanitaria del "Ruggi" dopo che le incomprensioni con il suo predecessore Aldo Rubino ne avevano portato a un traumatico e prematuro divorzio. "Una Asl che non conosco ancora bene — dice il neomanager — ma che senza dubbio risente del fatto che ingloba il territorio della città capoluogo di provincia. Un manager quasi sorpreso dell'incarico. conferitogli dalla giunta. Si aspettano i suoi primi atti dopo la nomina di Eugenio Scorpio, originario di Eboli, alla direzione amministrativa della Asl.Scorpio ha curato la prima fase del programma di edilizia sanitaria della Regione con i fondi di cui all'articolo 20 della finanziaria del 1988 e al comune di Eboli è stato coordinatore delle attività di prevenzione delle devianze minorili per conto della Procura.
Azienda ospedaliera San Sebastiano (Ce)
Sale di un gradino più su, dalla direzione sanitaria a quella generale Luigi Annunziata che prende il posto dell'ex Pietro Alfano alla guida dell'azienda ospedaliera San Sebastiano di Caserta. Napoletano ma nato a Terzigno, Annunziata è stato responsabile del servizio di riabilitazione del distretto sanitario n. 73 di Nola e dal 2004, dopo l'abbandono di Bruno Zamparelli, è approdato alla direzione sanitaria dell'ospedale di Caserta. Molto legato al vertice nazionale del Campanile Clemente Mastella, Annunziata è noto per avere un carattere diretto e talvolta sopra le righe. Protagonista, alla vigilia della nomina, di uno scontro con il primario di oculistica dell'ospedale casertano culminato in un alterco con reciproci ricorsi alla carta bollata. Rilancio delle attività di cardiologia e cardiochirurgia, fari puntati sull'oncoematologia e potenziamento della divisione che si occupa di trapianti cocleari, le prime urgenze delineate dal neo direttore che in passato è stato assistente medico all'ospedale Biagio Lauro di Palma Campania, e poi al centro antidiabetico di Ottaviano. Dal 1988 al 1991 titolare della convenzione unica per la medicina generale e nel 1992 collaboratore medico del caposervizio presso l'assistenza sociosanitaria e riabilitazione della ex Usl 33 di Palma Campania. Nel 1993 caposervizio dell'assistenza domiciliare ai portatori di handicap e riabilitazione presso la stessa Usl e funzionario del Comitato consultivo della stessa Us. Dal 1998 al 2004, responsabile del dipartimento di Riabilitazione della Asl Napoli 4 e da Maggio del 2004 a dicembre del 2005 la direzione sanitaria aziendale dell'azienda ospedaliera di Caserta. Tra gli altri incarichi ricoperti componente di varie commissioni di controllo invalidità, tichekt e docente della formazione di personale medico e infermieristico. La sua prima nomina da direttore: il reggenbte del settore amministrativo Sebastiano Domenico Ovaiolo a scavalco dal settore Affari generali che attualmente dirige.
Arsan
Al vertice dell'Arsan siede Tonino Pedicini, medico oncologo beneventano, di Foglianise, 55 anni, molto vicino al governatore della regione Campania Antonio Bassolino, passa dalla direzione del settore programmazione dell'agenzia regionale sanitaria alla direzione generale della struttura di supporto tecnico alle attività dell'assessorato alla Sanità per molti anni primario al Fatebenefratelli di Benevento Pedicini è anche membro della commissione di indirizzo dell'istituto Pascale di Napoli. Tecnico di spessore si avvarrà della stessa squadra lasciata nei settori chiave dal suo predecessore Franco Tancredi.
Azienda Moscati di Avellino
Giuseppe Rosato, docente universitario, cardiologo, già primario della divisione di Cardiologia dell'Azienda ospedaliera irpina, è il nuovo direttore generale dell'azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Rosato è stato anche segretario cittadino della Margherita e in passato, nel suo curriculum, figura la presidenza dell'azienda Avellino servizi ambientali. Sostituisce Luigi Giordano con il quale lo accomunano le simpatie politiche per la Margherita e con il coordinatore regionale della Margherita Ciriaco De Mita. Migliorare le rete dell'emergenza. Puntare sull'alta specializzazione delle aree di assistenza, migliorare il contesto alberghiero e l'accoglienza e il completamento della cittadella ospedaliera i primi obiettivi segnati in rosso nell'agenda del 2006. Per le nomine dei direttori sanitario e amministrativi l'iniziale orientamento è confermare gli attuali incarichi ricoperti da Maria Giannitti e Michele De Nisco.
Azienda ospedaliera Santobono
Un'autorità nella scuola cardiologia partenopea, non schierato apertamente in politica ma più che una simpatia la vicinanza all'Udeur rappresentano il guisto mix per un incarico di prestigio. Il profilo è quello di Nicola Mininni, nuovo direttore generale dell'azienda ospedaliera Santobono di Napoli che fa parte della schiera di manager in camice bianco voluta dall'assessore regionale alla Sanità che lo ha scelto come successore a Caludio Clini, (Ds) tornato a Roma con un incarico nell'agenzia sanitaria della regione governata da Piero Marrazzo. Il primo cruccio, con cui Mininni deve fare i conti al Santobono è l'eccesso di medici a scapito di camici bianchi infermieri. Uno squilibrio che pesa sull'assistenza, secondo il neo direttore, e che bisognerà correggere nonostante i cordoni della borsa non consentano miracoli. Tutti si chiedono chi sceglierà come direttore sanitario e amministrativo. Alla direzione sanitaria per ora resta Aldo Schiassi, (anch'egli vicino ai Ds).
Asl Napoli 3
Era city manager ad Ercolano, dove si è contraddistinto per il pugno di ferro in guanto di velluto. Laurea in filosofia, 63 anni, Armando Poggi, di area Ds, viene da una cultura aziendale maturata in contesti di elevato valore come il Cira, il centro aerospaziale di cui è stato assistente alla direzione regionale. Dal 1995 al 1996 Poggi è stato anche assessore al bilancio della provincia di Caserta. Nessun imbarazzo nella nomina del direttore sanitario visto che il precedente vertice Attilio Bianchi, prima della scadenza del suo mandato alla Asl Napoli 3 è diventato direttore sanitario aziendale della Asl unica delle Marche. Nessuna notizia, invece, sulle sorti di Giuseppe Ferraro alla direzione amministrativa della Asl di Frattamaggiore. L'orientamento di Poggi sarebbe di una riconferma a tempo, per i tre mesi concessi, per provare sul campo la squadra e poi decidere. Attenzione massima ai ruoli e alle dinamiche ziendali, applicazione della legge 626 per la sicurezza sul lavoro e garanzie per gli utenti di un puntuale rispetto dei diritti dei pazienti le prime intenzioni di programma espresse da Poggi.
Asl Benevento 1
Bruno De Stefano (Udeur) prende il posto di Mario Scarinzi. Un passaggio non traumatico scandito da vicendevoli complimenti. Aiuta a mantenere il clima disteso la lunga carriera politica di Bruno de Stefano, nato a Napoli, classe 1935, inizia la carriera dove resta fino ai primi anni Ottanta. Successivamente milita nella file della Dc come consigliere comunale, assessore, capogruppo e sindaco di Castellammare di Stabia fino al 1992. In Regione Campania è stato dirigente alla Programmazione, al Personale all'Agricoltura, al Turismo e ai Lavori pubblici. Fino al 1997 è a capo dell'Area programmazione sanitaria quando passa alla direzione generale dell'Arsan fino al 2003. Torna quindi in assessorato al fianco dell'assessore Rosalba Tufano come capoarea assistenza sanitaria. Alle Politiche del 2001 lo troviamo in corsa per un seggio in Senato, nelle file di Democrazia auropea mentre nel 2005, dimessosi dall'assessorato partecipa alle elezioni regionali con l'Udeur conquistando oltre 9 mila voti. Quindi l'approdo alla Asl Benevento 1. Gradito. Per ora al suo fianco alla direzione sanitaria e amministrativa restano Tommaso Zerella e Ruggero Cataldi. Quest'ultimo sarebbe al suo secondo quinquennio di reggenza dopo quelli vissuti al fianco di petro Farina e di Mario Scarinzi. L'orientamento sarebbe quello di una riconferma.
Asl Napoli 5
Gennaro D'Auria (Margherita) proviene dalla direzione sanitaria della Asl Caserta 2. In precedenza era stato direttore sanitario alla Asl Napoli 3, alla Asl Napoli 2 e alla Asl Napoli 1 dove ricopriva l'incarico di responsabile per la direzione generale del procedimento Attività sanitarie. Di formazione igienista D'Auria non ha ancora nominato i nuovi collaboratoi alla direzione sanitaria ed amministrativa della Asl di Castellammare ma intanto si è registrata la defezione dell'ex direttore sanitario Aldo Rubino (ex direttore alla Napoli 2 prima e al Ruggi da Pirozzi prima di approdare alla corte di Aponte. Rubino, lasciendo l'incarico della Asl commissariato. Si mette sulla piazza. E cilentano di ogliastro, Potrebbe andare alla direzione sanitaria della asl Salerno 1 al posto di della Porta o alla asl Salerno 2 al posto di Vincenzo Caporale che, tuttavia, dovrebbe restare dov'è.
Rummo di Benevento
Rosario Lanzetta, 49 anni, tre figli, proveniente dalla direzione sanitaria dell'Azienda ospedaliera Cotugno di Napoli. Lanzetta, (in quota Margherita) prende il posto di Loretta Mussi vicina a Rifondazione segnando, dunque una notevole variazione di rotta da un punto di vista politico del Rummo. "Quest'ospedale sembra un policlinico", il suo primo commento all'arrivo a Benevento. Lanzetta è un tecnico dalle riconosciute capacità manageriali. Nel suo curriculum figurano la direzione sanitaria del Santobono Pausilipon, pr sette anni quella del Cto Elena D'Aosta presidio della Asl Napoli 1, per sette anni, con una parentesi all'ospedale Ascalesi. "Continueremo a rilanciare quest'ospedale, dice Lanzetta, tenendo d'occhio il bilancio". Non sembrano brevi i tempi per l'individuazione dei suoi diretti collaboratori alla direzione sanitaria e amministrativa. Lanzetta ha novanta giorni di tempo per sostituire o rinnovare l'incarico a chi già c'era. Ma poichè l'ex direttore sanitario Donato Saracino è stato nominato alla Asl Salerno 3 e per ora la funzione è affidata al direttore sanitario di presidio Antonio Ferro e qui la nomina sembra più urgente. Resta al suo posto, per ora, anche il direttore amministrativo Paolo Guidotti. A non aver perso tempo, invece, è il direttore generale dell'azienda Cotugno Vincenzo Casalino che con tempismo ha sostituito Lanzetta alla direzione sanitaria del polo infettivologico che dirige, con Cosimo Maiorino, proveniente dal settore qualità e certificazione della direzione sanitaria della Asl Salerno 1. Con un'esperienza di vicedirezione sanitaria agli ospedali riuniti di Nocera Inferiore (Asl Salerno 1) è stato direttore sanitario degli ospedali di Scafati, Cava e Nocera Inferiore con un'esperienza specifica maturata per incarico anche presso l'Istituto superiore di Sanità. Forte di tre specializzazioni, in Igiene, Malattie infettive e medicina del Lavoro, Maiorino ha intenzione di privilegiare "l'innovazione e la ricerca" all'ospedale Cotugno.
Ospedale Ruggi D'Aragona a Salerno
Viene meno il rapporto fiduciario con Domenico Pirozzi, ex manager dell'azienda ospedaliera San Leonardo e Ruggi D'Aragona di Salerno, secondo la delibera firmata dall'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano che affida l'incarico a Franco Tancredi, costretto a lasciare l'Arsan. In realtà sulla decisione di Montemarano pesa il fatto che su Pirozzi, si stagliava l'ombra dell'incompatibilità per essere stato, fino al 2004, nel consiglio di Amministrazione di una Casa di cura privata del napoletano. Aver lasciato quell'incarico non è servito a salvare la poltrona anche se, nonostante i "no comment", sarebbe già stato in visita dai suoi legati per preparare il ricorso. Pirozzi lascia a metà ambiziosi progetti già avviati come il centro trapianti e la nuova struttura oncologica.
Per il suo sostituto Tancredi, dopo l'amarezza e i mugugni iniziali, per quella che viveva come una bocciatura, l'atteggiamento è diventato di entusiasmo dopo aver appreso di essere stato contestualmente nominato coordinatore di tutti i direttori generali delle ventuno aziende sanitarie campane oltre che l'uomo su cui il presidente Bassolino punta per il decollo della facoltà di medicina a Salerno che, non avendo strutture sanitarie proprie dovrà appoggiarsi all'ospedale. Pediatra, ex presidente della società italiana di pediatria, Tancredi, nella scorsa legislatura ha ricoperto l'incarico di direttore sanitario della Asl Napoli 4 che ha poi lasciato per andare al vertice dell'Arsan dopo la scadenza del mandato di De Stefano.
Tancredi, di origini cilentane (nato a Serre dove il papà era medico) è vicino ai Ds. Tancredi, a Salerno. Non ha perso tempo nel designare il direttore sanitario e amministrativo dell'azienda: si tratta di Vincenzo Paesano e Antonio Giordano sono, rispettivamente i nuovi direttori amministrativo e sanitario dell'Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. Le nomine sono state ufficializzate nei giorni scorsi dal direttore generale dell'azienda di Salerno Franco Tancredi. Scelte autonome slegate alla politica e dai partiti, ha rivendicato Tancredi in base, esclusivamente al merito e alle caratterizzazioni di carriera. Antonio Giordano, proveniente dalla direzione sanitaria dell'azienda ospedaliera Monaldi, prende il posto di Federico Pagano, a sua volta passato alla direzione generale della Asl Salerno 2. Vincenzo Paesano, invece, proveniente dalla Asl Salerno 3 prende il posto di Umberto Vitale presentatosi al neodirettore del Ruggi dimissionario. I due nuovi dirigenti sono entrambi salernitani.
Asl Napoli 2
Raffaele Ateniese prende il posto di Pier Luigi Cerato. Due pezzi da novanta della sanità campana. Medico e diplomatico Cerato, più diretto, ma non meno gentile, con una preparazione prettamente amministrativa Ateniese che viene dalla bollente Asl Salerno 2 per una parentesi durata poco più di un anno dopo il prematuro abbandono del campo da parte della laziale Maria Teresa Bruni. Di Area Ds come il suo predecessore, Ateniese per circa un lustro è stata la colonna portante della Asl Napoli 1, alla cui direzione amministrativa ha affiancato l'attuale assessore alla sanità Angelo Montemarano dopo la scomparsa prematura del direttore Costantino Mazzeo. Ad Ateniese spetta sveltire la macchina burocratica della Asl di Monteruscello e di contenere la spesa su alcuni fronti, come il personale, più elefantiaci che altrove. Eredita, tuttavia, un'azienda che più di altre ha seminato sul fronte dell'accoglienza e dell'assistenza sul territorio facendo dei presidi di Giugliano, Ischia e Pozzuoli moderne e funzionali strutture sanitarie. La Asl Napoli 2 detiene inoltre una delle più basse spese farmaceutiche della regione nonostante la scarsità di posti letto ospedalieri. Privo di direzione sanitaria Cerato lascia campo libero al suo successore su questa scelta. Tra i papabili Carlo Fago attuale direttore sanitario di presidio dell'ospedale di Pozzuoli. Verso la riconferma Stelio Romano alla direzione amministrativa.